La località e il suo clima

Palazzo Mancinelli si trova all'estremità settentrionale del comune di Gualdo Tadino, a circa 2 km dal confine con la regione Marche, alle pendici occidentali del monte Maggio e allo sbocco di una profondissima valle scavata dal Rio Secco, subaffluente del Chiascio, oramai ridotto ad un piccolo ruscello a causa delle captazioni idriche. Il nucleo abitato più antico di Palazzo Mancinelli occupa uno sperone roccioso situato sulla spalla sinistra di tale profondo canalone che, dal valico di Valmare, scende ripidamente verso il Pian di Gualdo, mentre la zona di più recente fabbricazione si distente interamente sulla piana che declina più lentamente verso il Pian di Gualdo. Dall'altitudine di 442 metri s.l.m., in corrispondenza della linea ferroviaria Roma-Ancona, si sale fino ai 461 metri del sagrato della chiesa e ai 575 metri della parte sommitale del paese, che si presenta, dunque, come un lungo corteo di case addossate ad una strada principale in forte pendenza, che giunge fino ai limiti della zona boschiva, da cui si gode un bel panorama della sottostante vallata. La stazione meteorologica di Palazzo Mancinelli è situata nella parte pianeggiante del paese, in un ampio frutteto, a 455 metri s.l.m.

Climaticamente, la zona, pur appartenendo al versante occidentale dell'Appennino, condivide con il versante adriatico gran parte delle peculiarità climatiche e meteorologiche, specialmente in occasione di incursioni fredde o fresche da nord est, il cui effetto giunge fino a 5-6 km oltre il crinale, con effetti a volte curiosi come, per fare un esempio, le tormente con il sole prodotte dal trascinamento di grandi quantità di cristalli di neve da parte dei forti venti di caduta mentre il cielo risulta, specialmente fra le ultime ore della mattina e le prime del pomeriggio, sereno. La posizione del centro abitato nel contesto morfologico determina, inoltre, un microclima del tutto particolare. Da un lato, i venti nordorientali che vengono accelerati dalla profonda valle del Rio Secco (e che discendono direttamente dal valico di Valmare) imperversano solamente sulla periferia settentrionale del paese e sulla sua espansione moderna a valle, mentre buona parte delle sue vie risulta in buona parte sottovento; ciò favorisce accumuli notevolissimi in caso di eventi nevosi proprio sulla sua parte sommitale. Nella stazione estiva, inoltre, la presenza della Valle del Rio Secco determina una maggiore velocità delle brezze che, specialmente durante le ore serali e notturne, risultano particolarmente tese. La costante ventilazione (con una media solo di poco inferiore ai 10 km/h) garantisce minori escursioni termiche sia nella stagione estiva sia in quella invernale: le massime estive non superano, nelle medie degli ultimi trent'anni - riferite ad una località distante circa 7 km - i 28°C, mentre le minime invernali si mantengono su valori positivi, fatta eccezione per la zona immediatamente a valle della linea ferroviaria, dove l'effetto delle inversioni termiche invernali è più sensibile, come, del resto, anche la ventilazione. Non si tratta, quindi, di un clima appenninico particolarmente rigido e, grazie all'esposizione a sud-ovest e alle ridotte inversioni termiche, è possibile persino la coltivazione dell'ulivo fra i 550 e i 750 metri di altitudine. Attualmente, non esiste ancora una raccolta dati di almeno trent'anni relativa a questa stazione. Si possono unicamente mostrare le medie dell'ultimo decennio:

Si può comunque fare riferimento ai dati dell'ex stazione meteo dell'UCEA, che era situata nei pressi della località di Rigali, a circa 2 km a sud del centro abitato di Gualdo Tadino, in una zona non pianeggiante ma a metà costa: